Tornare all’essenziale. È il megatrend individuato nella seconda edizione della Vetrina Bio Bank, banca dati del biologico italiano dal 1993. L’emergenza Covid-19 ha riportato l’attenzione del mondo intero su temi fondamentali e imprescindibili, come la salute e il rispetto per l’ambiente, facendo crescere un comparto che nell’immaginario comune risponde a entrambe queste esigenze. “Non è un caso se durante la pandemia le vendite di prodotti biologici sono cresciute dell’11%, come rivelano le elaborazioni di Ismea su dati Nielsen”, si legge nel documento.

Nella guida vengono censiti quasi 130 prodotti alimentari e oltre 40 prodotti beauty e detergenza. Una panoramica che ha consentito di individuare tendenze specifiche in ciascun comparto, ma anche importanti trend trasversali. Cinque in particolare.

‘AntiSpreco’: cresce la consapevolezza dell’importanza di ridurre sprechi e rifiuti. Nell’ultimo anno, secondo il Rapporto Waste Watcher 2020, per la prima volta lo spreco alimentare settimanale nelle case degli italiani è sceso da 6,6 euro a 4,9. Una sensibilità che sollecita anche l’offerta, ad esempio spingendo le aziende a ridurre i formati dei cosmetici, per consentirne l’intero utilizzo prima della scadenza. ‘Plastic-free’: riduzione della plastica come imballaggio, massima sostenibilità dei pack (riciclati, riciclabili, ricaricabili, riutilizzabili o addirittura biodegradabili e compostabili) e bando alle microplastiche in cosmesi e detergenza. ‘Origine’: vengono prediletti i prodotti italiani, meglio ancora se regionali o locali. Filiere sempre più corte, apprezzate dai consumatori, volte a supportare piccoli produttori e a tutelare l’ambiente. ‘Veg’: un trend consolidato, che interessa soprattutto Millennials, Generazione X e Z, non per forza appartenenti alla categoria vegetariana o vegana. ‘Fermentati’: la fermentazione, un processo naturale per alimenti e cosmetici vivi e attivi, conferma la sua importanza anche in ambito cosmetico, con prodotti che agiscono in simbiosi con la pelle. In crescita anche prebiotici e probiotici.

Cinque anche i trend individuati nel mondo beauty. ‘Igienizzanti’: la pandemia ha scatenato una vera e propria ossessione per l’igiene, ora attenuata, ma destinata a diventare una consuetudine. Gel per le mani, salviette igienizzanti, disinfettanti per le superfici, anche in versione eco bio, hanno conquistato spazio sugli scaffali e nei carrelli dei consumatori, tanto che molte aziende cosmetiche hanno convertito parte della produzione per far fronte alla domanda crescente. ‘Solidi’: i nuovi prodotti compatti per viso, corpo e capelli, formulati con materie prime naturali e bio in maggiore concentrazione, sono efficaci e amici dell’ambiente, perché evitano la plastica all’esterno e l’acqua all’interno; vantano una durata maggiore grazie a una migliore conservabilità; sono antispreco perché consentono un migliore dosaggio e infine sono anche pratici per il trasporto e i viaggi. ‘Multivitaminici’: creme e sieri di nuova generazione sono arricchiti di vitamine e ingredienti benefici, con formule che rispondono a molteplici e differenti esigenze (dall’idratazione, alla seboregolazione, passando attraverso la protezione e la riparazione dei tessuti). ‘Antiage’: una caratteristica che riguarda soprattutto le referenze per il viso, che gli ingredienti naturali aiutano a mantenere più tonico e luminoso, nutrendo in profondità la pelle, stimolando il rinnovamento cellulare e rallentando il processo di invecchiamento. Con il trend ‘EsoticoEquo’, infine, si rileva la crescita dell’utilizzo di ingredienti esotici, da sempre impiegati in cosmetica, provenienti però da filiere equosolidali, con un più alto valore sociale.

L’offerta di cosmesi naturale, nel mondo come in Italia, diventa sempre più sofisticata e articolata, con prodotti sempre più innovativi ed efficaci che stanno progressivamente conquistando anche gli scaffali dei canali mass market.