Milano – Cresce sempre di più la domanda di trattamenti biologici, cruelty free e, in alcuni casi, vegani. A rivelarlo Uala, il sito dedicato al mondo del beauty e del wellness, che ha scattato una fotografia al comparto della bellezza sostenibile. “Il settore abbraccia almeno tre tipologie di prodotti cosmetici: quelli naturali che devono provenire da una materia prima non lavorata, quelli biologici (almeno al 95%) e i vegani, nei quali sono ammessi solo componenti di origine vegetale e che, come i precedenti, non devono essere stati testati su animali”, spiega Alessandro Bruzzi (in foto), Ceo di Uala. A livello nazionale, la domanda di trattamenti ‘amici dell’ambiente’ è cresciuta di quasi il 20% in soli due anni. Ma sono le regioni del Nord Italia a registrare una maggiore richiesta: +20% rispetto al 2018. Il comparto capelli è quello che rileva il maggiore e costante incremento: +23% in soli due anni. Nei saloni inizia a farsi strada anche l’agricosmesi, una vera e propria filiera del bio. I cosmetici vengono realizzati con ingredienti naturali, coltivati con l’agricoltura biodinamica e utilizzando energia rinnovabile, senza fertilizzanti e a Km zero. Non solo: sono plastic free, senza over packaging e zero waste. Fra i trend emergenti, i trattamenti olistici, che combinano i prodotti biologici o di derivazione naturale con l’esperienza sensoriale data dalle profumazioni e dall’utilizzo di pietre e sali. Infine, cresce il consumo dei cosmetici solidi tra cui shampoo e oli da massaggio, per evitare sprechi e limitare l’utilizzo della plastica.