Forlì – Daniele Mezzacapo, vicesindaco di Forlì con delega all’urbanistica, avrebbe spinto per modificare una variante in città da 1.500 a 2.500 metri metri quadri, così da permettere la costruzione di un supermercato Esselunga. A riportare la notizia è il Fatto quotidiano, entrato in possesso di un audio a porte chiuse dello stesso Mezzacapo. Il vicesindaco non ha mai esplicitato che la modifica fosse necessaria ad ‘accontentare’ Esselunga, ma parlando con i consiglieri leghisti prima del voto del 19 maggio, dice: “Il soggetto che arriverebbe a Forlì fa 36 milioni di euro di opere, vuol dire 36 milioni di euro di lavori in città, arrivano 500 nuovi posti di lavoro. Ve lo dico perché di voi mi fido: si parla di Esselunga”. Il vicesindaco avrebbe poi attaccato Conad: “La cassaforte del Partito democratico”. Per poi proseguire, sempre a porte chiuse: “Alla prima volta che ci siamo messi contro Conad, perché noi qui ci siamo messi contro Conad, ci ha rovesciato addosso, per nostra ingenuità amministrativa, un mare di merda [sic] che non ce l’aspettavamo. Perché prima hanno coinvolto tutti i sindacati dalla loro parte, qualunque cosa potesse essere coinvolta l’hanno coinvolta contro di noi, anche le associazioni”. Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd forlivese, tramite il segretario Daniele Valbonesi, che ha chiesto chiarimenti alla giunta del sindaco Zattini: “Stranamente ha dimostrato di non accettare il confronto con le associazioni, le parti sociali, i cittadini, dichiarando di procedere comunque con l’approvazione della variante. Ora, alla luce di quanto emerso, tutte queste azioni assumono purtroppo una connotazione gravissima: si tratterebbe di una manovra politica per favorire qualcuno penalizzando volutamente altri, per motivazioni solo ideologiche”.