Le proteste contro il razzismo, scatenate nelle scorse settimane dalla morte dell’afroamericano George Floyd per mano di un poliziotto statunitense, hanno messo sotto pressione anche molti brand. L’industria cosmetica è da tempo sotto i riflettori in questo senso, per la mancanza di inclusività dei prodotti, che non riescono a rappresentare una vasta gamma di tonalità e tipi di pelle e per sottintendere spesso che una pelle ‘chiara’ è in qualche modo più bella. Lo scorso novembre, dopo aver ricevuto una petizione con oltre 23mila firme, Amazon ha interrotto la vendita dei prodotti schiarenti, criticandone la natura intrinsecamente razzista. Questa settimana persino tre multinazionali come L’Oréal, Unilever e Johnson & Johnson si sono mosse per dimostrare la loro buona fede. Il gigante francese ha annunciato che rimuoverà alcune parole dai propri prodotti, come ‘white-whitening’, ‘fair-fairness’ and ‘light-lightening’ (bianco, sbiancante, chiaro, schiarente, luminoso, illuminante). Un portavoce di Johnson & Johnson ha dichiarato a Reuters la volontà di interrompere la vendita di creme sbiancanti per la pelle, tanto popolari in Asia e in Medio Oriente, dopo che tali referenze sono state criticate perché descrivono il colore chiaro o bianco della pelle come migliore tonalità: “Non è mai stata nostra intenzione, una pelle bella è una pelle sana”, hanno replicato dalla multinazionale. In particolare, verrà dismessa la produzione della linea Clean & Clear Fairness in India e della linea Neutrogena Fine Fairness in Asia e in Medio Oriente. La società – che ha anche impegnato 10 milioni di dollari in tre anni per aiutare a combattere il razzismo negli Usa – avverte che interromperà la produzione e la spedizione di tali prodotti, ma che potrebbero ancora comparire sugli scaffali per un po’ di tempo, man mano che le scorte esauriscono. Anche Hindustan Lever, filiale indiana di Unilever, ha scelto di ribattezzare la sua crema sbiancante ‘Fair & Lovely’: “Vogliamo che diventi un marchio che celebri la pelle luminosa e radiosa, indipendentemente dalla tonalità”.